martedì 26 febbraio 2008

Che due palle di neve

Domenica giornata (d)istruttiva trascorsa sulla pista (rigorosamente baby) di Tarvisio, dove finalmente ho realizzato l'obiettivo di provare uno snowboard.
Ad essere onesti devo ammettere che per la maggior parte del tempo più che la tavola è stato il mio culo fondoschiena ad essere a contatto con la neve, ma a fine giornata ero in grado di rialzarmi senza che ci fosse qualcuno ad aiutarmi... Ed è già una bella soddisfazione!

Il problema semmai è venuto dopo: sono due giorni che risento fisicamente dello sforzo (dolori diffusi dalle dita dei piedi alle punte dei capelli), cosa che mi causa un certo disappunto in quanto sta ad indicare come la mia preparazione atletica sia pari a quella di un ragazzetto che trascorre tutto il giorno seduto davanti ad un computer... Che in effetti è quello che sono, a parte il non essere più un ragazzetto.

Inoltre è da un po' di tempo che ho difficoltà a dormire.
È opportuno fare una breve introduzione. Come posizione di default (lo so, sono nerd, abbiate pazienza) mi addormento a pancia in su, tuttavia stando così tendo a russare, cosa che si verifica con maggiore frequenza quando sono particolarmente stanco.
Dopo questa doverosa premessa, ecco il problema: da qualche settimana sembro soffrire di stanchezza cronica, cosa che mi porta a russare talmente tanto che mi sveglio dal troppo rumore! No, non sto scherzando; c'è addirittura un testimone che già un'anno e mezzo fa' ha avuto l'onore la sfortuna di assistere a tale fenomeno.

Aggiungete a tutto questo la giornata lavorativa di oggi (sei ore "ufficiali" al mattino più sei ore "straordinarie" al pomeriggio) e dovrebbe esservi chiaro perché tutta la felicità della giornata sulla neve mi appaia dopo sole 48 ore distante come se fossero trascorsi due anni e non due giorni.

D'altra parte sono anche una persona che si accontenta con poco, quindi per tirarmi un po' su di morale domani ho chiesto un permesso e quindi lavorerò solo mezza giornata. Yuppi!

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