lunedì 9 febbraio 2009

Libertà di scelta

Natura batte Burocrazia sullo sprint.
Per fortuna la lungaggine parlamentare non si smentisce, e grazie anche al provvido "gran rifiuto" del presidente Napolitano si è conclusa una vicenda che sarebbe stato meglio restasse confinata in ambito privato anziché diventare cosa pubblica.

Considerato che da quanto ho scritto sopra è abbastanza evidente la mia posizione, vorrei piuttosto commentare il servizio della giornalista del TG2 in collegamento da Udine durante il quale ha descritto i due gruppi di manifestanti presenti fuori dalla clinica: da un lato i cattolici (ovviamente a favore della ripresa dell'alimentazione) e dall'altro i laici.
Ora, tralasciando l'espressione di sufficienza con cui la giornalista descriveva il secondo gruppo con commenti del tipo "manifestano per la difesa della costituzione, o almeno di come la intendono loro", personalmente non c'è una persona con cui abbia parlato che si sia dichiarata contraria a togliere l'alimentazione ad Eluana e tra queste la maggioranza è dichiaratamente cattolica; quindi mi chiedo quanti tra i "presunti" laici lo fossero effettivamente e quanti in realtà erano semplicemente persone che, pur professandosi cattoliche, manifestanavano assieme a loro per una idea comune.
Voler dividere così nettamente credenti e non, affibiando solo ai secondi - neanche troppo velatamente - l'etichetta di "assassini e contrari alla vita" non mi stupisce, ormai è prassi; d'altra parte è da un po' che ragiono in questi termini: fare qualcosa che la chiesa critica significa fare qualcosa di giusto. Quindi prendo spunto dalla celebre frase dell'intervista di Beppino Englaro a El Pais per darne la mia versione: "Non rispetto la chiesa; rispetto chi vuole credere nella chiesa ma non chi vuole impormi i suoi valori". Onestamente non riguarda solo la chiesa, sarei più preciso dicendo che rispetto chi vuole credere a qualsiasi cosa, a patto che rispetti il mio voler non credere!

Ora ci sarà anche la discussione sul testamento biologico, prevedo altre prese di posizione pregiudiziali e in fin dei conti semplicemente sbagliate. Concludo chiedendomi: ma è davvero così difficile lasciare ad ognuno la libertà di scegliere per se stesso?