venerdì 8 febbraio 2008

Antiscemitismo (errore voluto)

Leggo ora questo articolo su repubblica.it, che probabilmente è o sarà ripreso più o meno da tutti, e ne resto basito.
Lo ammetto candidamente: il mio punto di vista sulle religioni è principalmente ostile, quindi se siete filo<religione_a_caso> forse troverete quello che segue un tantino fastidioso.

Dunque, tornando alla notizia, qualcuno su un blog (dopo una ricerca online deduco che il link dovrebbe essere questo, ma evidentemente il post è già stato censurato considerato inappropriato e quindi rimosso) avrebbe elencato 162 professori ebrei da lui (o lei) accusati di formare una "lobby" a favore degli sionisti. A che titolo e su quali eventuali prove si basa tale accusa non è dato sapere, l'unica cosa che traspare è la condanna pressoché unanime del blogger in questione.
"Quel blog va oscurato, ogni tentativo di dare fiato all'antisemitismo deve allarmarci e vederci reagire [...] Le liste di professori ebrei ricordano quelle delle leggi razziste del 1938"

Dichiarazione di Veltroni nello stesso articolo. Mi sembra quella che maggiormente causa il mio disappunto: è antisemitismo voler denunciare un possibile abuso da parte di un gruppo di persone, spiattelandone nomi e cognomi? Semmai è violazione della privacy! (Ma c'è ancora qualcuno che ci crede alla privacy?)

Visto che non riesco a trovare l'articolo che ha generato questa polemica, non posso sapere se l'accusa è motivata con dati e/o prove di qualche genere o se invece è soltanto un delirante atto d'accusa razzista. Privo di questo dato oggettivo semplicemente non posso esprimere alcun giudizio che non sia dettato da pregiudizi.
Mi chiedo perciò quanti di coloro che manifestano solidarietà alla comunità ebraica abbiano realmente letto le righe incriminate; dubbio legittimo, visto che io non ci sono riuscito. Nessuno ha ipotizzato che forse la denuncia potrebbe anche essere fondata e che magari indagare un po' sul comportamento degli accusati, e non solo sull'accusatore, non sarebbe poi così malvagio?

Immagino come sarebbe il mondo senza religioni: sicuramente per me sarebbe un mondo migliore.
Le persone che mi conoscono a volte contestano il mio essere così cocciutamente razionale, il non voler mai perdere il controllo delle mie azioni e soprattutto l'incapacità di concepire pensieri non logici. Spesso paragonano il mio modo di ragionare a quello di un computer... Paragone che in fondo mi lusinga!
Comunque, descrizioni autobiografiche a parte, non riesco proprio a capire com'è possibile che una vicenda che tutto sommato si potrebbe anche concludere con una denuncia per diffamazione si trasforma in un caso nazionale unicamente perché di mezzo c'è una religione.
L'unica conseguenza di tutta questa faccenda è stato farmi girare gli zebedei e perdere una ventina di minuti per scrivere questo post! Anche se, ad essere onesti, dopo tutto questo scrivere (e rileggere) ora che sto per premere il pulsante "Pubblica" gli zebedei girano molto meno.

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