giovedì 24 gennaio 2008

Testa o croce

Ho da poco sentito alla radio che tale Cusumano, senatore ancora per poco dell'UDEUR, ha intenzione di non seguire le direttive del suo partito e di dare quindi il suo appoggio alla mozione di fiducia del governo. Che lo faccia per senso del dovere nei confronti del paese (come dice lui) o per interesse (come pensano molti altri) personalmente non mi cambia la vita.
Quello che mi irrita è la reazione di alcuni alla sua dichiarazione: insulti e minacce (se uno che ti mima un colpo di pistola non ti minaccia allora non so cos'è!) tanto che il destinatario delle invettive si è sentito male. Poverino...

Poi mi ricordo che siamo in Italia, e i miei neuroni si riprendono dal torpore. Per qualche strano motivo il suo nome non mi suona nuovo, così vado un po' a verificare:
Il 18 maggio del '94 consentì all'allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di ottenere la fiducia. Insieme ad altri tre senatori del Ppi, Cusumano lasciò l'aula di Palazzo Madama, contravvenendo alle indicazioni del partito e consentendo di abbassare il quorum. [link]

Il grassetto l'ho aggiunto io. Mi sembra sia recidivo, evidentemente. Liberissimo di farlo, non ho nulla in contrario. Tra l'altro è in perfetta condizione di par-condicio: nel '94 Berlusconi, stasera (forse) Prodi: ne salverebbe uno per parte!
Comunque, riguardando il risultato di 13 anni fa, mi salta all'occhio come Berlusconi e i suoi alleati, che più volte in questi giorni hanno dichiarato che la maggioranza deve avere la fiducia senza i senatori a vita, proprio in quell'occasione poterono proseguire il loro mandato proprio grazie al voto di tre senatori a vita (una veloce ricerca con google e scopro che il 20 maggio 2006 Cossiga scrisse a Berlusconi ricordandogli l'episodio). Alla CdL devono proprio avere la memoria corta...

1 commento:

Nicola Soranzo ha detto...

Memoria corta nella (non più ectoplasmica) CdL? Noooo... Con Berlusconi che ogni giorno smentisce quanto detto il giorno prima (“Mai parlato di marcia su Roma”) e Fini che prima vota il Porcellum, poi raccoglie le firme per il referendum di modifica, infine appena cade il governo dice “Al voto subito” e torna, figliol prodigo, nell'abbraccio di Silvio!
L'unico coerente è Bossi, che dice da vent'anni sempre le stesse cagate!