venerdì 11 maggio 2007

Temeraire

Il primo impatto con questo libro non è stato dei migliori. "Anno 1805: infuria la guerra tra inglesi e francesi e Napoleone è pronto a invadere l'Inghilterra": così inizia la presentazione del romanzo di Naomi Novik "Temeraire: il drago di sua Maestà".

In genere i romanzi storici (o presunti tali) li scarto a priori... Purtroppo è una repulsione che mi porto dietro dai lunghi anni di scuola: la storia era una delle materie che più mi annoiavano, quanto meno per il modo in cui mi era presentata: una serie di date, luoghi e nomi di persone ed avvenimenti da imparare pressoché a memoria per arrivare alla sufficienza durante le interrogazioni.
Ma questo è un'altro discorso...

Tornando al libro, dopo aver terminato di leggere l'introduzione l'ho rimesso dove l'avevo preso ed ho continuato il giro della libreria per vedere se c'era qualcosa di più "compatibile" ai miei gusti.
Trascorre quindi un mesetto, quando per lavoro mi ritrovo in biblioteca e l'occhio mi cade nuovamente su questo libro. Mi sembrò familiare, pur non riconoscendolo subito. Poi rileggendo l'introduzione pensai con tono abbastanza sdegnoso: "Ah, è quel libro..." Niente da fare, solo l'idea dei riferimenti storici nella trama mi faceva passare la voglia di tenerlo in mano, ma a quel punto mi sono detto "Vabbé, tanto è gratis! Proviamoci" e l'ho portato a casa.

Resta il fatto che rimase fermo una settimana sulla scrivania prima che mi degnassi di iniziarlo, tipico esempio di come le buone intenzioni si concretizzino in tempi non esattamente brevi!
Arriviamo a mercoledì sera; rientro a casa dopo una chiacchierata con gli amici (forse non è molto appropriato dire sera, visto che era quasi mezzanotte) ed essendo impossibilitato a prendere sonno causa Lucio Battisti ascoltato a volume decisamente fastidioso nell'appartamento di sotto, penso che forse leggere un po' mi può aiutare ad appisolarmi.

Alle 2:30 mi costringo a spegnere la luce e a dormire almeno un paio d'ore prima di andare a lavorare. Ieri sera riprendo la lettura e la concludo stanotte alle 3 e qualcosa (quindi meno di otto ore di sonno in due giorni: una buona media). Per inciso, non considero questo romanzo un capolavoro per quanto sia sicuramente un buon libro, ma quando una storia mi prende devo leggerla tutta d'un fiato!

Comunque, tralasciando la mia scarsa attenzione al giusto riposo mentale e fisico, è un libro che mi ha sorpreso. Piacevolmente scorrevole, semplice ma non banale, sebbene i draghi non siano certo una novità il rapporto che lega Temeraire ed il capitano Laurence ed il modo in cui sono presentati da al romanzo una originalità tutta sua. Il libro in appendice contiente un assaggio della prossima avventura, "Il trono di giada", che ho accuratamente evitato di leggere in attesa che esca il libro completo!

In conclusione, queste sono le cose che ho imparato.
Primo: mai essere prevenuti, ci si potrebbe privare di piacevoli sorprese; secondo: nel dubbio usare la biblioteca, se il libro ti piace nessuno ti impedisce di acquistarlo in seguito; terzo: per salvaguardare la salute, evitare di iniziare un libro a notte fonda!!!

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