lunedì 7 dicembre 2009

Tutor

Causa vari eventi di cui non sto qui a parlare, sono reduce da una delle mie idiozie imprese automobilistiche: quasi 1.000 km in meno di 36 ore.

Riassunto del fine settimana: partenza alle 10 di sabato direzione Livoro con altre due persone in macchina, pomeriggio breve giro sul lungomare e serata a casa. Oggi breve giro in centro, pranzo veloce in un centro commerciale, partenza alle 16 diretto a casa... Solo io e l'autoradio (500 km di fila con una sola sosta tecnica per fare rifornimento, neanche un caffé mi sono bevuto)! Arrivo alle 21, faccio due conti e viene fuori che mediamente sono circa 27 km all'ora. Non potevo non scriverci qualcosa!

Comunque, tutta questa filippica che non interessa a nessuno serve solo come introduzione per argomentare una mia opinione così sistetizzabile: io amo i tutor! No, non quelli della CEPU (di cui forse avrei necessità... Ma lasciamo perdere l'argomento), bensì quelli installati lungo alcuni tratti di autostrada; il cosiddetto "safety tutor", per la precisione. Dopo l'escursione a Milano di questa estate è il secondo viaggio in giro per l'Italia di quest'anno (e non avendone in programma altri spero sia anche l'ultimo, sebbene per come stanno andando le cose non ci giurerei), ed in particolare al ritorno, non avendo molto di meglio da fare che guardare la strada e cercare di non addormentarmi, ho prestato attenzione a come venivano guidate le vetture intorno a me.

Non c'era molto traffico e tranne una coda di neanche 2 km dopo Rovigo causa un'auto in panne ferma in mezzo alla corsia (in tutto avrò perso una decina di minuti) il viaggio è stato assolutamente scorrevole fino a Mestre. Gli ultimi 100 e rotti kilometri tra Mestre e Udine sono stati gli unici in cui non ho fatto fatica a tenermi sveglio: ero troppo occupato ad inventarmi insulti per la serie pressoché ininterrotta di teste di ca$$o guidatori imprudenti che si sono materializzati come d'incanto.

Soltanto arrivato a casa, ragionandoci un po', ho capito: da Mestre in poi (in direzione TS/UD) non ci sono ancora i tutor. Ecco spiegato perché appena superato il passante il piede destro dell'autista medio diventa improvvisamente di piombo! Ed ecco perché, pur viaggiando a 130km/h, non sono riuscito a fare un sorpasso senza che arrivasse qualche Schumacher dei poveri lanciato per il giro veloce lampeggiando per avere strada. Ma non sarebbe tanto questo, in fondo ci sono pure abituato. Il culmine è stato quando, dopo essermi accodato dietro ad altre due macchine nella corsia di sinistra per sorpassare un camper, dallo specchietto vedo in lontananza arrivare un caccia stellare a forma di SUV. Sto gran figlio di sapete bene cosa neanche ci pensa a rallentare: si butta sulla destra e sorpassa tutti dalla corsia d'emergenza! Pazzesco.

Ora, ritenendo statisticamente improbabile che i cretini al volante si riuniscano tutti nel nord-est, assumo che la distribuzione dei suddetti cretini sia mediamente omogenea lungo tutte le autostrade e quindi ne concludo, per la misera esperienza empirica acquisita negli ultimi viaggi, che dove i tutor sono presenti gli stessi cretini si controllino, salvo ahimè far venir fuori la loro natura laddove tale strumento tecnologico non è ancora in funzione.

Sarei proprio curioso di sapere se esiste uno studio sull'andamento degli incidenti autostradali nei tratti interessati prima e dopo l'utilizzo dei tutor... Se domani mi frullano ancora questi pensieri per la testa provo a controllare, adesso me ne vado a letto perché domani si lavora!

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