giovedì 27 marzo 2008

Buoni propositi

Arrivo a casa ed ho ancora un po' di tempo prima che sia pronta la cena. Dal fatto che ho portato a casa la busta paga mi rendo conto che oggi è il 27 del mese e che (orrore) è passato un mese da quando è stata scritta l'ultima notizia del sito (e poco meno dall'ultima entry del mio blog).

Visto che ho qualche minuto, mi metto qui ed inizio a scrivere. E mentre scrivo mi chiedo: ma che sto scrivendo??? Quindi cancello le poche righe e riprendo col racconto che state leggendo.

Per il 2008 mi ero promesso di seguire un po' di più il sito (non che ci volesse molto), e invece fin'ora non ho combinato un gran che, e tutto perché col mio schifo di carattere così precisino e organizzato ci sono sempre cose più importanti da fare.
Poi mi ritrovo questa settimana a veder saltare quello che avevo pianificato da più di un mese a causa di eventi non dipendenti dalla mia volontà ad interrogarmi, per la n-esima volta, se non sia meglio vivere almeno un po' di più "alla giornata".

Si. Probabilmente si. Ma a volte no. Dipende dalle circostanze. Forse, in determinate occasioni. Magari anche no. No.

Cinque, dieci minuti al massimo. Poi il dubbio sparisce.
Non dico che pianificherei ogni singolo respiro (sono realista, so che non è possibile; ma forse mi piacerebbe), e sono consapevole che ci sono così tante possibilità ed innumerevoli imprevisti pronti a prenderti di sorpresa. Proprio in questa consapevolezza trovo la motivazione di cercare, pur nell'illusione che ciò sia possibile, di mettere ordine in ciò che mi circonda.

Il tempo è per me la cosa più preziosa. Riuscire a sfruttarlo al massimo è quanto desidero, ed è per farlo che riempio le mie giornate di cose da fare, saccheggiando abbondantemente quelle che dovrebbero essere le ore dedicate al giusto riposo. Per inciso, io dormo in media 6 ore al giorno (forse un po' meno): per molti sono troppo poche, per me sono comunque un quarto della mia vita "sprecato" dormendo.
Il mio problema nasce dal definire le priorità (o le urgenze? Lorenzo che dici?) di ciò che va fatto. Spesso sono portato a dare troppa poca importanza alle cose che mi piace fare per privilegiare quelle che dovrei fare. Per inciso (e due), scrivere è una delle cose che mi piace fare (se per caso non si era capito).

Quindi più che vivere alla giornata è opportuno che ridefinisca un po' meglio come gestire il mio tempo, sperando che anche questo proposito non sia solo un pensiero che svanisce nell'arco di qualche minuto.

mercoledì 5 marzo 2008

Addio Gary

Ieri il sig. Gygax ha sbagliato il tiro salvezza più importante.

Non ricordo neanche più che anno fosse, ma ho avuto il piacere di vederlo e di pranzare al suo stesso tavolo (con un'altra ventina di persone) in una convention a Modena (o forse era Padova?). Non ricordo ci sia stato qualcosa di più che stringergli la mano pronunciando uno stentato "Nice to meet you", ma all'epoca avere di fronte il (co)creatore di D&D era sicuramente un'emozione non da poco.
Leggendo oggi la notizia del suo decesso non ho potuto far ma meno di immaginarmelo seduto ad un tavolo a tirare un d20... Poi sono ritornati i ricordi di anni ormai lontani, delle prime avventure con alcuni di quei ragazzi che negli anni sarebbero diventati i miei migliori amici mentre con altri ci si è semplicemente persi di vista. Che nostalgia...